Prontissimi per una nuova stagione

Nel migliore di mondi possibili tutto è quieto e sereno

Ave villici!
 

Altra settimana campale a Cialtronia, talmente ricca di avvenimenti che non si sa nemmeno da dove cominciare. Partiamo dal mercato, che non smette di regalarci piccole perle a poche ore dal playball.

Bologna in questa settimana fa la parte del leone, con il ritorno di Rivero, che a quanto ho capito è stato il miglior pitcher in circolazione in questi anni che non ho seguito. Dalle stats trovate mi pare che sia innegabile come punto. Pitcher e (“in futuro, ma già ora” ci dice il Resto del Carlino) pitching coach che tanto, come abbiamo visto con Cervelli, non si sta troppo dietro a questi formalismi e il corso, con annesso obolo e fogliame vario, che se lo ciuccino i comuni mortali. Si aggrega ai felsinei anche Luis Rodriguez, oriundo italo-venezuelano 26enne, che ci viene presentato come catcher ma, almeno stando a Baseball Reference, da catcher ci ha giocato UNA partita (su 111) in 3 anni di carriera di college. Ormai nemmeno più le Summer League, dal college (ultima stagione NAIA, peraltro, nemmeno NCAA): sarà un campionato di un livello che sicuramente ci farà commuovere.

A inizio settimana mi ha colpito molto la foto dell’articolo del Tirreno che ha girato sui social per la festa in onore del PF Mazzieri nella natia Roselle, evento che ha tenuto luogo qualche giorno fa. L’articolo mi ha colpito per – cito– “istruttore senza eguali”, che stona un po’ con la penuria di giocatori di livello usciti in un decennio da Castiglione della Pescaia, la nostra Fort Lauderdale: c'è un singolo giocatore non dico titolare, ma almeno "primo rimpiazzo" in A, fosse anche il girone Silver? Ma del resto sul solito giornale nel corso dei mesi si è potuto leggere, tra le tante, che Mazzieri è il manager più vincente della storia azzura (a Cialtronia 2 > 4) e che è stato capitano del BBC per un ventennio, per tutta la carriera (Massellucci, chi era costui?), quindi non è nemmeno da sbattezzarcisi troppo: la musica è questa e così bisogna farsela piacere. Sulla festa in sé ognuno si faccia la propria opinione, sono disponibili video e foto, va detto che stona un po’ la mancata copertura dell’evento da parte del Sito Federale: snobbare così una manifestazione a cui è stato concesso il patrocinio mi pare un autogol, ma transeat.

Intanto, a giovedì sera alle 22 Bologna ancora non ha ancora il roster online, mentre spulciando in quelli presenti si scoprono a referto giocatori del 1971, financo del 1965, presumo ovviamente un barbatrucco per la cervellotica regola AFI/NON-AFI che questo movimento si è imposto, dove per far spazio al nuovo ascaro di turno bisogna ricorrere a queste volpate. Legabile a questo una frase buttata lì in questi giorni, non mi ricordo chi lo ha detto in fase di presentazione: la propria società (davvero non mi ricordo e qualunque fosse è ininfluente) non dispone di una struttura coperta per potersi allenare e quindi, complice l’inverno che è stato, la preparazione probabilmente ne ha risentito, specialmente nella parte tecnica. Ogni anno spendiamo cifre roboanti per tesserare e mantenere giocatori sempre più mediocri, ma 8-10.000 euro per una tensostruttura marcia per potersi allenare (non dico decentemente, ma almeno allenare), non si trovano mai.

Vedo dalle interviste a cura dell’Ufficio Stampa FIBS, che ha fatto la carrellata di tutte le formazioni del Girone Gold o come si chiama, tutti indicano Parma e San Marino come favorite, con possibile outsider Macerata. Chi vivrà vedrà, non mi toglie il sonno la cosa, devo essere sincero. Dalle interviste segnalo un passaggio del Manager del Nettuno De Franceschi, che ci dice che grazie al Presidente nettunese (che non so chi sia) il Borghese è tornato quello di una volta, scomodando perfino un paragone con il AA americano. Nel caso complimenti, se il responsabile delle migliorie fosse direttamente il Presidente laziale e non l’amministrazione comunale: un altro simpaticissimo vizio del nostro ottimo basegoal è sempre stato quello di intendere le concessioni come un giocare gratis nell’impianto poichicazzosenefrega, si fosse veramente abbracciata un’altra filosofia, finalmente, sarebbe da darne risalto. Sennò poi non mi va mai bene niente e anche solo la speranza di una notizia positiva, di questi tempi, va sottolineata.

A proposito di campionato: sarà bellissimo, non c’è da dubitarne. Con tutti questi arrivi da ogni parte del mondo chissà che livello toccheremo, che giocate, che strategie, che gestioni, che interesse dei media e che calamita per tifosi e nuovi praticanti.

Veloce nota a margine: non so voi ma io ultimamente faccio davvero una fatica immane anche a farmi piacere il baseball MLB, diventata ormai una gara a chi tira più forte contro chi la batte più lontano e poco più, con K e HR come quasi uniche risultanze di un AB. Per non parlare degli atteggiamenti dei giocatori in campo, impensabili anche solo 10 anni fa, dalle celebrate star al più marcio degli esordienti: un inutile circo continuo, tanto da vedere comportamenti sopra alle righe anche per un solo HR al 4° con la propria squadra sotto di 5. Insomma, sarò sicuramente fatto strano io, ma mi appassiona sempre meno il baseball MLB. Non è il baseball del quale mi sono innamorato e questo attuale faccio davvero una gran fatica a farmelo piacere. Tutto qui, volevo solo esternare questa delusione, sperando di non essere il solo.

Poi invece c’è il basegoal di casa nostra, quello non mi stanca mai e non vedo l'ora ricominci: bunt al secondo inning (di 7), anche con la propria squadra sotto 4-0 o 4-1 come abbiamo visto lo scorso anno (obiettivo: segnare il gol per riavvicinarsi al pareggio, poi si spera che con un contropiede, un calcio piazzato, un cross in area, qualche diagonale giusta o con un corner arrivi il miracolo), il clamoroso ed indimenticabile bunt propedeutico al bunt, roster interi, seppur infarciti di oriundi, stranieri, NON AFI - e chi più ne ha più ne metta- senza un battitore o un lanciatore mancino, partenti mandati al massacro con 140 lanci al primo incontro stagionale, critiche al pitcher straniero che permette ben un punto in 6 riprese lanciate e via discorrendo. Chissà che picchi raggiungeremo quest’anno: di questo non vedo l’ora, certo che sapremo di nuovo andare oltre l’oltre.

Personalmente non posso che fare affidamento sulle famose 30 regole del Baseball Digest, redatte nel lontano 1986, e che specialmente in un baseball da pionieri quale è il nostro, ancora possono avere diritto di cittadinanza, senza essere troppo scalfite da sabermetrica e altre “americanate” (come le ho sentite chiamare in questi giorni). Cosa peraltro vera: molte regole sono ovviamente ancora valide e -probabilmente- un data analyst a cui venisse proposto di analizzare un campionato che verte su una regular season di 28 partite ci guarderebbe solo con immensa commiserazione, visto il campione statistico talmente limitato da non rappresentare una base di partenza accettabile. Ma torniamo alle famose 30 regole, vera luce nel buio nelle tenebre del nostro regno dell’Assurdistan: 

https://www.baseball-almanac.com/legendary/liunwrit.shtml

Probabilmente le regole che hanno sentito maggiormente il passare degli anni sono la #13 e la #16, ma per il resto penso nessuno abbia da obbiettare su alcun punto. Non che siano il Vangelo, per carità, ma insomma già tenendole a mente si fa un discreto lavoro per non vedere quello a cui siamo abituati, ecco. Per avere la riprova di una qualche teoria poi basta divertirsi con una qualsiasi app (quella di più facile utilizzo a mio avviso è Baseball Odds, poi fate vobis, l'offerta è varia), così si unisce il baseball del 1986 con l’ampiezza dei numeri disponibili nel 2025, con un database costituito da – figurarsi – appena 193.350 partite. Provate, è divertente.


Sorteggio WBC: ci è toccato il Brasile, oltre che la Gran Bretagna, Messico e America. Speranze di passare vincolate a vittorie obbligatorie con Brasile e Gran Bretagna, sperare nell’impresona contro il Messico e contro l’America fare la parte dell’agnello sacrificale. Sulla carta, poi vai a sapere, ci sta anche che il Certaldo vinca contro il Real Madrid. Anche qui: chi vivrà vedrà, ci penseremo a Marzo 2026.


Ma ora eccoci al piatto forte, tanto siete qui solo per leggere di questo, cuori aridi che altro non siete: il polverone sollevatosi in seguito alla delibera di annullamento del Torneo delle Regioni in Sardegna. Mi ero lamentato del silenzio di Sanna e del CR Sardegna in seguito alla decisione del CF, la risposta è arrivata. Prima con un comunicato che ripercorre a grandi linee le varie tappe dell’affaire TdR, facendo anche una stima sommaria dei vari contributi. Alcuni passaggi della lettera sono impietosi: in poche parole Sanna si è incontrato con Abodi, il quale ha garantito 200.000 euro di contributo, chiedendo una lettera formale da parte del Presidente Federale. Lettera che dopo 20 giorni ancora non era stata inviata, cosa incredibile anche solo da immaginare, tanto è grottesca nel suo essere. Altro punto semplicemente incredibile è quello nel quale viene trattato il discorso inerente alla scelta della categoria di B5 da portare al TdR, richiesta fatta al Manager azzurro il 30 Gennaio e che dopo 2 mesi abbondanti ancora non è stata evasa.

Ora, le conclusioni su queste due chicche datele voi, per carità. Magari si potrebbe organizzare una bella intervista (senza domande, che fa brutto) a Mazzieri per saperne qualcosa di più, altrimenti verrebbe quasi da credere che abbia ragione la lettera che accusa la FIBS di un comportamento francamente ingiustificabile. E chissà, nel caso fosse vero quanto affermato nella prima lettera, quanto alla fine era inventata quella voce di corridoio che narrava dello stupore del neoeletto presidente innanzi al dover far fronte all’organizzazione della 22° (non prima, ventiduesima) edizione del TdR e del Mondiale Softball U15…..

Passa qualche ora e viene diramato un comunicato ufficiale del CR regionale sardo che calca ancora di più la mano, dando notizia dell’avvenuta concessione dei 300.000 euro di finanziamento da parte della Regione Sardegna per l’evento, chiede la revoca dell’annullamento del TdR e la dimissione in blocco degli “organi nazionali” (presumo ci si riferisca al Consiglio Federale): a distanza di 48 ore nulla è dato sapere da Viale Tiziano o sui siti di settore, del resto è tutto normale. Anzi, cari i miei Pangloss, è il migliore dei mondi possibili: dopo 5 mesi un tuo stesso organo periferico chiede la revoca di una delibera e le dimissioni del Consiglio Federale, ma tutto va a gonfie vele e problemi non ce ne sono. Anzi, per b.it, ad esempio, la cosa non merita nemmeno due righe.

Oh, questo non cambia il mio giudizio sul TdR, anzi nel caso lo rende ancora più negativo. Stando al primo documento “sardo”, dove vengono citate le fonti di finanziamento, oltre a quelle istituzionali e private, ci sono 150.000 euro a targa FIBS (probabilmente un accordo verbale, non mi era parso di vederli in Budget 2025, ma per comodità facciamo che non li ho visti io): personalmente ritengo che una cifra tale avrebbe più impatto se spesa in altro modo che non in un torneo di 3 giorni. Mi auguro che tale cifra, peraltro, sia necessaria solo per l’edizione sarda, visti i costi di spostamento dal continente all’isola, non che ogni edizione comporti questo esborso di denaro da un’ente che, senza offesa, ha un bilancio assimilabile per volumi a quello di un medio tabacchino nel centro di una grande città.

Insomma bimbi, con 150.000 euro all’anno si inizia a mettere a libro paga gente in gamba davvero. Mica fenomeni globali o il CEO di Google, ma gente che in questo ambiente di “dopolavoristi” farebbe davvero la differenza (detto senza alcun sarcasmo: si “campa” tutti facendo altro, questo è il balocchino strano che ci siamo scelti in età più o meno tenera). In qualsiasi settore si reputi di dover intervenire, con una scelta politica di chi di dovere: marketing, sviluppo tecnico, arbitrale, un project manager che riorganizzi X, fate voi. Oppure che ci si paghi una selezione targata FIBS (non Cervelli Academy) in giro dai migliori coach mondiali un mese, non al torneo di Oviedo o di MonteMerdone. Una formazione totalmente spesata alla Liga Invernale preferita dai nostri capi per far giocare – per la prima volta in vita loro - ai nostri u23 30 partite in 40 giorni.

Insomma, siamo così sicuri che valga la pena, al netto di questa caciara, perdere il sonno per il TdR? Pensare che una somma simile sia investita per il TdR (ha funzionato come volano nelle 21 edizioni precedenti? I dati, impietosi, dicono altro, ma “more of the same” e avanti a folle velocità verso il burrone con un bel sorriso stampato in faccia) a me sembra l’ennesima dimostrazione che questo sport forse “non è povero”, ma spende solamente male i soldi che ha a disposizione (vedi sopra la squadra con 13 ascari all’anno ma senza una struttura per allenarsi, se clamorosamente a gennaio piove). Però, per carità, idea mia, vedo che sono in minoranza ovunque sul punto, ne prendo atto, ma secondo me la domanda di fondo rimane.

Cambia nulla su tutto il resto della storia, sia chiaro: è inaccettabile che un Presidente, messo al corrente di una richiesta del Ministro, per avviare l’iter di sovvenzione di 200.000 euro faccia passare 21 giorni, così come che un Manager della Nazionale non dia risposte per due mesi su quali categorie coinvolgere nella sezione B5. Tutto questo ovviamente dando per scontato che sia vero, ma insomma...Per il resto trovo incredibile anche vedere che sui social, stante la sospensione dell’evento, ci siano comitati regionali (Lazio e Lombardia, se non ricordo male) che continuano i try-out per una manifestazione al momento cancellata, ma anche qui evidentemente mi manca qualche pezzo di informazione per farmi un’idea più dettagliata.

Chissà peraltro anche quali sviluppi porterà questa bomba lanciata dalla Sardegna, dando ovviamente per scontato che le dimissioni romane sono da scartare a priori. Dimissioni del CR sardo? Scissione? La cosa si risanerà con una soluzione last-minute? Anche qui chi vivrà vedrà.

Un’ultima cosa, dato che poi alle cose ci ripenso come i becchi: il verbale pieno di omissis è il frutto della trasparenza tanto invocata in campagna elettorale? Che c’è di così indicibile da non far sapere al popolino? Sarebbe curioso chiederne la pubblicazione integrale o, almeno, farne richiesta di visione: dovrebbero esserci anche delle leggi in materia.

E, già che ci siamo, una domanda su un mero aspetto formale: davvero le nomine varie effettuate a fine Gennaio sono state fatte una volta salutati i revisori dei conti, come riporta il verbale? Ma non dovrebbero essere stati presenti? Almeno a logica direi di si, poi magari mi sbaglio. Chi è più ferrato di me in materia potrebbe per cortesia farmi sapere?

In ogni caso allegria, ciurma: se piove di quel che tuona saranno 4 anni spassosissimi.

Pensate che ancora non si è iniziata la stagione agonistica e già ci siamo auto-ingolfati gli uffici tesseramenti con la prima riforma fatta (dopo mesi a farsi dire come farla dalle società: ma non è semplicemente meraviglioso ed una fotografia impietosa di che cosa siamo?) e c’è già una richiesta di dimissioni da parte di un Comitato Regionale. Chissà da venerdì che rumbe, per arrivare a fine anno.

Ma raccontiamoglielo agli esterni, ai non addetti ai lavori, di che mondo favoloso siamo. Smettiamola di volerci vendere per quelli che non possiamo essere: siamo questi, non c’è da vergognarsene. Anzi, meniamone vanto. Perché secondo me un deragliamento quotidiano così, su qualsiasi punto, il suo riscontro in un mondo impazzito come quello di questi tempi potrebbe averlo.

Enrico Luschi

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