Per me uno stakeholder con ghiacchio, grazie

Dal Manzanarre a Riyad, è International Cialtronia

Ave villici!

Incontro sempre maggiori difficoltà a trovare spunti sui quali perdere tempo a ragionarci su, mi sembra ci sia un mosciume in giro che la metà basterebbe. Ma, orsù, proviamoci anche questa settimana.

Intervista che reputo interessante al Manager della U18 Trinci, interessante soprattutto perché permette di avere riscontro sul fatto che la B spesso è la categoria di lancio dei nostri giovani, vista la mancanza di aperture sul tema da parte delle formazioni di A, Gold o Silver che si intenda. Una cosa che a ben pensarci è un po’triste, ma è anche vero che non guardare in faccia la realtà delle cose non è mai una scelta particolarmente saggia. Chissà, per il futuro chi di dovere potrebbe anche pensare di estendere la regola U18 alle formazioni di A, magari dicendolo in anticipo e non a metà Dicembre come quest’anno. Anche qui credo di essere uno dei pochi a difendere la norma degli U18, ma me ne farò una ragione.

Per smentire i detrattori che accusano la FIBS di immobilismo c’è poi il Memorandum of Understanding con l’Arabia Saudita, un Paese tra i “principali stakeholder dello sport globale”, mica discorsi. Un anno per iniziare, poi si starà a vedere in base a come butta. Pare un accordo più di forma che di sostanza (figuriamoci se c’è una cifra), ma bisogna prenderne atto. A breve pare saranno annunciati partnership anche con la Federazione tagika e un accordo commerciale con TeleMontegufoni.

Ma ovviamente i successi non sono solo quelli internazionali, anche dentro i confini di Cialtronia è tutto un ribollire di iniziative, trionfi e inesorabili vittorie contro le forze del male. E’ partito, ad esempio, il progetto dal fantasioso nome “Sud Italia”: uno potrebbe pensare che fosse il cavallo di battaglia del Commissario Straordinario al Sud Condipodero, invece è un progetto (ovviamente “fortemente voluto”, espressione DOCG del basegoal italiano) della Vicepresidente Centrone. Di fatto si è trattato, stando all’articolo, di un triangolare a Caserta e una doppia amichevole U15 a Foggia, vedremo gli sviluppi nel tempo di questo “Sud Italia”, di cui non avevamo mai sentito parlare fino a ieri, almeno che io ricordi.

Intanto Aldegheri è stato richiamato in MLB ed ha lanciato i primi 2.1 inning con gli Angels a Boston, direi ben figurando, tornando in AA subito dopo.

Le news della settimana finiscono qui, quindi bisogna arrangiarsi per creare dei contenuti adatti ai nostri 20 lettori, sempre ghiotti di leccornie. Facciamo un bilancio di questi primi 6 mesi di gestione Mazzieri? Lo so che è un po’poco il tempo, che ovviamente prima di giudicare ci vuole tempo e tutto quel che volete, ma essendo passati 6 mesi dall’insediamento mi pare giusto fare un primo bilancio, per quanto possibile. Probabilmente sarà un post un po’ noioso, ma ogni tanto volgere indietro lo sguardo e fare un attimo il punto della situazione è sempre salutare.

Non ci aiuta a ricostruire la pagina web del gruppo Conto Pieno, misteriosamente non più raggiungibile: non che sia una gran perdita, visto che non era possibile scaricare un PFD marcio con un programma, degli obiettivi, numeri o degli intenti chiari, certo che dispiace un po’. Per fortuna mi ero salvato i 4-5 meme pubblicati a nastro in campagna elettorale e il file della serata di fine campagna elettorale a Parma, giusto per evitare situazioni del genere. Diciamo per la trasparenza non benissimo, ma non stiamo a spaccare il capello in 4, alla fin fine scelta più che legittima.

Se è stupido, dopo appena 6 mesi, pretendere che tutto sia stato portato a compimento, rovesciamo il paradigma e guardiamo cosa è stato fatto, valutando quello. 

La prima mossa è stata la rimodellazione delle partite della serie A sui 9 inning, una cosa che credo tutti abbiano accolto con piacere. Il format della Serie A Elite invece, spalmata su due giornate con inversione dei campi, pare non aver incontrato il favore delle società e creato non pochi mugugni tra gli appassionati. Anche qui, sinceramente, io la vedevo come una possibilità di avere un evento a settimana in ogni città, ma evidentemente era un problema tutto mio. Noto, dal poco che si può vedere, che la Fortitudo è l’unica che cerca di proporre qualcosa prima di ogni partita per cercare di attrarre i tifosi al Falchi, alrettanto non si può dire per le altre formazioni di A. Ovviamente questo non è imputabile alla FIBS.

Mossa successiva quella di silurare/non confermare Mike Piazza a favore dell’esordio in panchina di Francisco Cervelli. La storia è stata raccontata in mille modi, ognuno ovviamente può farsi l’idea che vuole, sta di fatto che l’addio di Mike Piazza ha fatto saltare i progetti illustrati prima delle elezioni (che per carità magari erano fuffa elettorale). Pare che tra gli omissis dell’ultimo verbale ci sia anche quello che copre il fatto che -proprio a causa dell’addio di Piazza- sono passati in cavalleria anche i 300.000 euri che l’ex Manager azzurro aveva garantito per lo Stadio di Roma, che in campagna elettorale si sbertucciava, peraltro. Non una gran mossa, anche sotto questo punto di vista. Non rimane che attendere gli sponsor che ha portato Cervelli, sperando siano almeno 305.000.

La prima riforma portata a termine, dopo la base intenzionale lanciata nelle categorie giovanili, è stata la riforma AFI: non esattamente esemplare, almeno stando ai frutti che ha dato. Oltre che ingolfarsi gli uffici tesseramenti da soli, tanto da dover arrivare davvero alla mail per ottenere lo status, si è dato un bel colpo di spugna che ha permesso da una parte di equiparare atleti dal doppio passaporto ad un Sireus o un Bocchi (sparo nomi a caso giusto per fare un esempio), dall’altro ha dato la stura alle società di imbottire il roster con giocatori di 50 anni per rispettare il famoso quorum di AFI necessario. In campagna elettorale non era stato promesso questo, se non ricordo male.

Mi pare giusto ricordare anche la certezza delle regole, argomento tanto strombazzato durante i mesi della campagna elettorale, quando spendere parole era facile e a costo zero: alla prova dei fatti, caduto il mantello dell’invisibilità, nei soli primi 6 mesi abbiamo visto un po’di tutto. Da riammissioni fuori tempo massimo, deroghe a società che dovevano ripartire dalla C e invece sono in B per decreto imperiale, multe/sanzioni non incassate, verbali pasticciati per ripescaggi vari, blocco delle retrocessioni a campionati iniziati e via discorrendo.

La regola U18, poi: una normativa per me positiva e necessaria, solamente comunicata male (e in maniera diversa da come raccontata in campagna elettorale, giova ricordarlo) e fuori tempo massimo per la stagione 2025, ma che non ha incontrato il favore delle società, ad ennesima dimostrazione di quanto sia spappolato questo ambiente. In ogni caso, una normativa tirata fuori a Dicembre 2024 a Marzo 2025 è già sotto revisione (il come, al momento attuale, non è dato saperlo), segno che proprio un capolavoro non sia stato fatto.

Questione TdR e tornei giovanili: stendiamo un velo pietoso, sul tutto. Dall’organizzazione, alla revoca (con annessa richiesta di dimissioni da parte di un tuo stesso organo periferico) alla riassegnazione, al marasma di questi giorni per le fasi successive, talmente allo sbando da essere difficile anche solo da ricostruire in poche righe. L’aver sdoganato ormai il concetto by TruceBaldazzi “Niente sentimento, tutto a pagamento” secondo me è l’errore più grave di questi primi 6 mesi. Io capisco la Federazione abbia pochi schei a disposizione (sbagliavo a chiedere conto di cifre e conti durante i mesi di campagna elettorale?) e debba fare di necessità virtù, ma il punto rimane.

TV: sinceramente, da quel che ho capito, l’avvio della nuova piattaforma avevo intrapreso l’iter già durante la reggenza Marcon, di certo i risultati del prodotto finito (arrivato “dopo la musica”, come si dice almeno in Alta Maremma, non so altrove) sono sotto gli occhi di tutti. Prodotto inguardabile, sciatteria dovuta credo in gran parte alle società. Dopo sole poche settimane non mi pare blasfemo dire che l’esperimento sia naufragato, se a tutt’oggi il prodotto che offre Macerata (la nostra Silicon Valley, ricordiamolo) risulta ancora il migliore, quello più affidabile e l’unico guardabile. Forse sarebbe meglio abbozzarla subito, tentare di produrre (bene) una sola partita a settimana e magari cercare canali alternativi. Non so, sparo a caso: una trasmissione radio tipo “Tutto il calcio minuto per minuto” con interventi dai vari campi è così difficile da realizzare? Con qualche telefono, qualche powerbank e poco più credo si possa mettere in piedi, senza spendere 65.000 per un prodotto che è riuscito ad allontanare i pochi aficionados rimasti, più che attrarre sponsor e nuovi adepti.

Ultima cosa, di carattere generale e che almeno al sottoscritto non piace, è il continuo piagnisteo "dell'eredità del Governo precedente", un vizio tipico del politico che il nostro Presidente uomo di campo pare aver appreso alla svelta. Se per alcune casistiche ovviamente il ragionamento è legittimo, dopo 6 mesi inizia ad essere un argomento un po'stucchevole: non è che il mondo non esistesse prima dell'elezione di Mazzieri e si debba ripartire dalla scoperta del fuoco e dall'invenzione della ruota. Alcune cose ovviamente si accavallano sulle due presidenze (vedi TdR, Mondiali 2025 e 2026, stadio di Roma etc etc), pare incredibile che ancora ci si racconti la novellina che "questo è responsabilità di Marcon".

Che altro dire? A me pare sia tutto, con tutta la buona volontà mi pare che altro da segnalare non ci sia.

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Consentitemi una cosa personale, veloce. Non ho mai usato queste pagine per questi scopi ma una cosa avrei piacere di chiarirla, anche a seguito di uno sgradevole messaggio via social: pensare che usi lo pseudonimo di Jeremy Brown per scrivere quel che Jeremy ha scritto (3 giorni prima di andare a giocare a Castiglione con la formazione presso la quale offro la mia modestissima opera: sarei un genio!), è veramente una cosa meschina e che qualifica più chi la sostiene che altro. Da due anni ho riniziato a scrivere di baseball e mai ho usato pseudonimi. Non li usavo sui forum da ragazzino 25 anni fa, figuriamoci se inizio ad usarli ora scavallati i 40. Cristo Santo, scriverò le peggio cazzate del mondo, ma l’accusa di trincerarmi dietro nick anonimi veramente fa ridere il culo. Almeno la correttezza dello scrivere sempre con il mio nome pretenderei che mi fosse riconosciuta.

Sul punto: si tratta di un’opinione personale di un mio “collaboratore” (wow!) - che detto per inciso condivido in toto, nel brutto e nel bello, che pur mi pare ci sia- che preferisce usare un nickname per evitare “beghe” scrivendo del mondo della B e della C italiane. Scelta legittima ma che eticamente non mi piace, però generalmente apprezzando quel che scrive non sto a sindacare. Cosa poi sia lecito che X o Y pensi su un determinato argomento (scrivendolo ed esponendosi al pubblico ludibrio, per di più) non è roba che deve stare a stabilire chicchessia, fortunatamente.

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