Matti, coppe d'Europa e torneini

Al bazar di Cialtronia non manca nulla

Ave villici!

Una nuova settimana scintillante nel Regno di Cialtronia: non c’è moltissimo di cui parlare, ma con un piccolo sforzo qualcosa da scrivere si trova sempre.

Iniziamo con l’amichevole della Nazionale a Nettuno, dopo le uscite nelle piazze “minori” (detto senza alcuna offesa, mera constatazione che, pur con tutto il dovuto rispetto, Verona non è Nettuno), si porta la Nazionale in una città simbolo del nostro movimento. Ottima l’idea di non dedicargli manco un articolo di presentazione sul Regio Sito, tante volte si creasse un minimo di interesse all’evento: ennesimo autogol “fortemente voluto”, viene da pensare. Lamentiamoci poi che nessuno ci cachi, che manco tra noi ce le diciamo le cose. Non a caso, dalle drammatiche foto ricordo della serata, è difficile credere che ci fossero più di 100 spettatori presenti. La strabiliante copertura mediatica, per giunta, non si ferma al “pre”, ma anche il “post” è roba di livello: non un tabellino, una foto, manco la fatica di scrivere un articolino di prassi giusto per far sapere come è andata al popolo bue, alle brutte anche solo chi ha giocato. Del resto il team Communication, Propaganding, Svilupping, Marketing (e altri inglesismi a caso) è sotto contratto con la FIBS proprio per occasioni del genere. Capisco altresì che una news come quella riguardante il paisà Pasquantino (MVP della settimana in MLB) abbia più attinenza col nostro baseball e, giustamente, monopolizzi la homepage del Regio Sito per 3-4 giorni: come al solito è solo una questione di priorità.

Tutto quel che è dato sapere della partita passa quindi dai volontari sui vari gruppi Facebook. Alla fine della fiera, se le informazioni sono corrette, il Team Italy ha vinto 10-3. Belle le nuove casacche della Nazionale, un inedito nero tinta unita con tricolore sui fianchi: una casacca che non avevo mai visto e che, almeno personalmente, mi lascia più di una perplessità, ma riconosco sia una questione di gusti estetici e roba veramente di minima. 

Nel frattempo si consuma l’ormai rituale psicodramma di inizio estate a mezzo stampa in casa BBC, come lo scorso anno (prima delle dimissioni del DS Olivelli, esonero di Oberto e rientro come Manager dello stesso DS dimissionario) paginata sul Tirreno di un furente Olivelli: “la squadra non sa vincere”, ci viene detto. Il piano, par di capire, è sperare in Garbella. Se Sparta piange, Atene non ride: in casa BSC vengono intanto ufficializzati due tagli. Salutano la Maremma infatti Isenia (per non meglio precisati motivi personali) e Martinus (prolungarsi dell’infortunio).

Si sono giocate le coppe europee, se lo scorso anno le guardavo con disinteressata curiosità, quest’anno vediamo se si indovina qualche prossimo acquisto, visto che ormai siamo così international che i nostri scout non si lasciano sfuggire ghiotti bocconi financo dalla Croazia.

A Stoccolma, per la Federation Cup girone A (presumo la Coppa UEFA), vittoria degli inglesi degli Essex Arrows, che domano 6-1 in finale i padroni di casa davanti a 70 spettatori, un numero che talvolta non si raggiunge nella nostra meravigliosa Serie A. Mattatore del concentramento tal Gilmmerud Tobias, prima base del team di casa: 10 valide (1 triplo ed un HR), 8 RBI ed anche 8 SB, diamogli un’occhiata!

Nel girone B (quello sloveno) della stessa manifestazione, invece, vittoria della squadra di casa, il Kranjski Lsjaki. Nuova beffa per il baseball svedese, che perde anche questa finale, stavolta per 2-1. Così per ridere alla finale hanno assistito 342 spettatori, un numero che probabilmente da noi non si raggiunge sommando le due gare del weekend in una sfida di alta classifica. King indiscusso Zan Primozic, che chiude a 8/12, con 3 HR ed un doppio. Il campionato sloveno si afferma quindi come un nuovo vivaio interessante nel quale pescare, infatti il buon Primozic dopo due stagioni nella massima lega viaggia a 54/115 con 14 doppi e 5 HR: non lasciamocelo sfuggire! Valente jolly difensivo può giocare 1B, 2B, SS ed anche CF. Se serve lancia anche. Chissà, magari ha anche un avo italico, su!

Passiamo alla roba hardcore, i gironi di qualificazione alla Federation Cup, una manifestazione che l’anno prossimo, se non ho di meglio da fare, prometto sin da ora di seguire in presenza, tanto mi affascina. Due gironi, partiamo da quello polacco, giocato a Kutno: anche in questo caso la squadra di casa deve sorbirsi la beffa in finale, visto che perde (8-4) contro gli slovacchi del Trnava. Un dramma per i 100 spettatori presenti alla finale.

In Norvegia invece vittoria dei London Mets, che in una finale senza storia smarmellano i lituani del Kaunas County, di fronte a ben 27 spettatori, già numeri a noi più congeniali. Star indiscussa della manifestazione Matteo Sollecito (nel 2023 a Nettuno: altro che Pecos League, siamo noi la lega dell’ultima opportunità), che chiude a 10/15, con 3 doppi.

La European Cup invece vede il trionfo dei Marlins di Tenerife. Manifestazione giocata in Francia, ha visto in semifinale lo scontro fratricida tra i padroni di casa del Rouen ed i cugini del Montpellier, partita finita sul 2-1 per gli ospiti che l’indomani in finale hanno fatto sudare l’alloro agli spagnoli (roster con diversi nomi noti del basegoal di Cialtronia). Da segnalare che alla semifinale tutta franciosa hanno assistito 462 spettatori, nonostante poi in finale sia andato il Montpellier il pubblico di Rouen ha tutto sommato risposto presente, confermando gli stessi numeri sia per la finale del terzo posto che per quella del primo. La finale di consolazione, giocata la mattina alle 9 tra una formazione belga ed una austriaca, ha visto comunque sugli spalti 85 persone, un numero che da noi qualcuno si sogna in A alle 20 di venerdì sera. Mi immagino si fosse giocata da noi una finale per 5°-6° posto alle 9 di domenica tra una squadra belga ed una austriaca che folla di spettatori: grassa se si presenta il custode del campo per aprire gli spogliatoi. Basta col baseball europeo, della Coppa dei Campioni vera ne parlo più avanti, torniamo nei magici confini di Cialtronia.

Ho visto un post, sempre sui gruppi social, col quale una formazione (all’11 di Giugno) comunica la fine della propria stagione agonistica, una cosa semplicemente incredibile. Nello sport nel quale i giocatori vengono -altrove- soprannominati “boys of the summer”, ci sono società che all’11 di Giugno, ancora formalmente primavera, chiudono l’attività agonistica federale propriamente detta. L’11 Giugno è il liberi tutti: ma di che si ragiona? Guardiamo il lato positivo, tuttavia: è un’opportunità di crescita attraverso la ricca offerta dei tornei a pago, una specialità nel quale il nostro ambiente è da sempre all’avanguardia. Ai miei tempi ce n’erano di bellissimi (Sala Baganza il migliore, per distacco, chissà se è ancora il migliore) e baracconate imbarazzanti, ma luglio e agosto eri sempre in giro: tendopoli e cucine da campo con rispetto delle norme igienico-sanitarie da fare invidia alle migliori bidonville, bimbi in campo da buio a buio, squadre alla “basta siano” e tutto quello che fa tanto bene al baseball giovanile. Visto infatti che risultati, dopo 30 anni di questa musica? Avanti così miei prodi, sguardo fiero e ardito verso la bella morte.

Tornei a pago che sono stati al centro, se non ho mal interpretato (in un ambiente ormai di 4 gatti pulciosi si parla a mezze parole, senza nomi degli accusati, con frasi talmente fumose che Nostradamus scansati) e nel caso mi scuso, di una nuova polemica social di cui, francamente, ho capito poco e che poco mi interessa: ho solo inteso che se non siete d’accordo siete dei matti da studiare nei manuali, che è pur sempre una via diplomatica e di dialogo come un’altra. Del resto si somma ai già letti “stupidi”, “cialtroni”, “falliti”, “imbecilli”, “quoziente intellettivo pari a quello di un secchio di grandine”: è la comunicazione inclusiva che abbraccia un po’tutti in questa magnifica Era del Sole. Come promesso in campagna elettorale, ricordate? Segnalo solo che se lo staff delle Nazionali Giovanili è a fare sfoghi del genere via Facebook forse sarebbe il caso che qualcuno tirasse un attimo la briglia e facesse un secondo il punto della situazione, chè 4 anni son lunghi da passare così.

A margine di questo, un modesto consiglio non richiesto, una proposta, toh: anche basta con questo vittimismo e questo continuo piagnisteo alla prima cosa detta da altri che non torna, no? Dio mio, non è andato bene a tutti Gesù Cristo, sarà legittimo che per i più svariati motivi, quali che siano (reali, capziosi, pura antipatia, invidia, bastiancontrarismo etc etc) X sia inviso a Y? Ergersi ad ayatollah stizziti dal fatto che qualcuno (e per di più -orrore!- del “popolo basso”) osi criticare non è proprio il massimo, almeno per un osservatore esterno. Pretendere di operare senza che si alzi una critica che sia una è un po’bizzarro, sinceramente: ditemi un solo ambiente del mondo reale dove questo succede. Immaginarsi un pubblico che, per quanto scalcagnato, debba limitarsi a dire “Bene, bravi, bis” e al massimo battere le manine quando d’accordo o, invece, stare muto quando in dissenso, non è proprio il migliore dei segnali (ed un po’troppo comodo, peraltro) per un ambiente agonizzante in questa maniera.

In tutto questo merdaio, mi è venuto da chiedermi una cosa: ma in tutti questi anni qualche giocatore, qualche nome noto, ha espresso pubblicamente non dico il dissenso, ma almeno il fastidio, per le condizioni in cui versava e continua a versare il nostro amato sport? Perché fin quando le critiche vengono solo da disadattati tipo me o qualche altro gattaccio nero tira via, e tira via anche quando è tutto un gran ciarlare in tempi di elezioni (poi dopo no, si infila il capo sotto la sabbia come gli struzzi, del resto voler bene al movimento in maniera costruttiva questo è, mi è parso di capire), ma possibile che nessuno dei giocatori di A o della Nazionale abbia mia fatto o detto qualcosa di significativo su un qualche tema? Mi dicono di uno sfogo di Sambucci nel post finale scudetto tra Parma e San Marino di 2-3 anni fa (nel caso complimenti), ma non riesco a trovarlo online, sarà stato tagliato.

Bando alla mestizia, comunque: un articolo di MaremmaOggi (siamo ad appoggiarci ai giornali di quartiere online, mi permetto di segnalare, che i nostri siti specializzati bau) ci informa che è tornato in Maremma per qualche giorno Omar Minaya, ex giocatore del Castiglione della Pescaia anni ’80, in seguito dirigente di spicco a vari livelli e tutt’ora ai “piani alti” del baseball MLB con gli Yankees. Il nostro Presidente coglie la palla al balzo e con l’occasione ci informa che ci sono intenzioni “di sviluppare dei progetti insieme”, dato che “il brand Yankees darebbe alla nostra federazione un’espansione mediatica enorme” (qualunque cosa questo stia a significare). In alto i cuori tuttavia, perchè “Abbiamo fatto i passi ufficiali, vediamo dove possiamo arrivare”. Augurandoci ci sia sotto qualcosa di più sostanzioso di questa fuffa, la sindaca di Castiglione vede in Minaya “progetti per dare ampio respiro al nostro turismo sportivo” ed ha “il sogno di una nuova accademia”, che renderebbe Castiglione della Pescaia il primo comune in Europa ad avere due accademie di baseball all’interno del suo territorio, dove è presente un solo campo da baseball. Comunque non rimane che aspettare, il “si starà a vedere” è per noi una categoria kantiana, del resto.

Una news infine riguardante Sabatini: il giovane pitcher laziale ha dovuto sottoporsi ad un’operazione al braccio (TJ?) che, di fatto, lo taglia fuori dal Mondiale U18 ed anche dall’Europeo Seniores di Settembre. Ovviamente in bocca al lupo al ragazzo per un completo recupero in vista del 2026, sia in ottica personale che azzurra.

L’angolo delle proposte, che limitarsi ad osservare è brutto (e del resto chi di noi non propone puntalmente soluzioni alla FIGC per il dopo Spalletti, per dirne una attuale?), bisogna proporre per essere dei bravi appassionati: è possibile per la prossima serie A mettere dei paletti che vincolino l’iscrizione? Roba di minima, a costo zero:

Stadio illuminato per giocare almeno la sera, senza pretendere che con questi bollori la gente venga alle 15 al campo da baseball con la prospettiva di stare 3 ore a sciogliersi sul cemento/ferro ustionante per oltretutto, magari, doversi anche sorbire un palpitante Ciofani-Herrera come rappresaglia;

Connessione internet decente in maniera che non dico YT, ma almeno il pbp sia davvero in tempo reale;

Punto ristoro aperto in occasione delle partite;

Bagni aperti;

Nessuna pendenza economica arretrata verso la FIBS;

Un progetto giovanile attivo su tutte le categorie, senza possibilità di deroghe/collaborazioni con società terze;

Senza anche una sola di queste condizioni impedire l’iscrizione a qualsiasi girone della Serie A e retrocedere di ufficio la società in B. Una bella riforma, a costo zero e comunicata con un bel po' di anticipo. Tanto siamo ancora in tempo a parlare di Serie A 2026, no? Su, fateci vedere il coraggio e la famosa tendenza a “zero compromessi”, ambedue argomenti tanto sbandierati in campagna elettorale.

Che altro dire? Mi pare di non aver dimenticato nulla.
A presto sentirci.

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