Get ready, set...GO!

Al via la nuova B

Saludos sodali,

la lunga attesa è ormai giunta al termine, finalmente, e con la stessa puntualità di una cambiale, siamo a meno di 24 ore (questo testo ha visto la luce Sabato 12 Aprile ndr) dall’inizio del Campionato a mio avviso più interessante e meglio strutturato dell’ italico panorama della pallabase: la Serie B Nazionale.

Cerchiamo, a questo punto, di dare un senso a questa mia affermazione tentando di dare un senso di compiutezza a questa affermazione e dei motivi che mi portano a farla; ovviamente si tratta del mio personalissimo punto di vista, ma ritengo che nelle mie farneticazioni tutti voi potrete trovare dei punti su cui concordare, oltre ad altri su cui potrete giustamente dissentire. Mi pare ovvio e lecito che vi possano essere dei dissensi; d’altra parte se lo scrivente fosse perfetto e portatore del Sacro Verbo vi ritrovereste a pregarlo la domenica, con il rito che preferite, o ad aver l’opportunità di votarlo alle prossime elezioni. Delle due neanche una è plausibile, quindi bando alle ciance ed andiamo avanti.

La serie cadetta, anche se di fatto è una terza serie, vista la struttura a doppia velocità del fratello maggiore che è la serie A, è composta da 4 gironi da otto squadre che vanno a coprire l’intero territorio nazionale e che, con la formula del doppio incontro, vedrà le compagini ad affrontarsi per un totale di ben 28 partite. A queste si aggiungeranno le gare di playoff promozione, per le meritevoli, e di playout a scongiurare (per quelle meno attrezzate e vincenti), la caduta nell’inferno vero che è la Serie C italiana.

La prima tegola purtroppo, mica penserete che stessimo parlando di un mondo perfetto, la troviamo nella composizione dei gironi; i primi tre, denominati dopo sommo studio A,B e C, vedono al via le otto squadre previste; purtroppo per l’ultimo della cucciolata, ovvero il girone D, la situazione cambia in modo radicale e anche se l’ultimo cucciolo stavolta non muore non se la passa decisamente bene. Il numero delle squadre crolla ed anche questa stagione troviamo un girone prima zoppo, poi decisamente claudicante ed infine in sedia a rotelle con le squadre iscritte che scendono fino al numero di 6. Questo purtroppo si traduce in un minor numero di partite che da 28 scendono drammaticamente a 20. Al momento non è chiaro se le stesse, del girone reietto, potranno avere l’incubo della potenziale retrocessione. Gli anni passati purtroppo non fanno scuola; si è passati dal “tutti salvi” al “tutti salvi, anzi no” comunicato a metà giugno con i campionati già indirizzati all’ epilogo, fino al “sticazzi…se arrivate dietro dovete soffrire come tutti”. Come già specificato non sono onnisciente quindi non so come la C.O.G. sbrigherà la questione, problemi loro. D’altra parte presumo vengano remunerati per questo: troveranno una soluzione che vada bene a tutti.

Sempre parlando del girone reietto dobbiamo rilevare la defezione a pochi giorni dal via dei Fovea Embers Foggia e dispiace per due motivi: il primo che è stato necessario visionare l’elenco iscritti per averne notizia e il secondo è che si tratta di una società seria che ha sempre onorato la propria partecipazione, con tutte le difficoltà dall’operare in una zona lontana da tutto e con buoni trascorsi in A2 e che solo due stagioni orsono si è giocata l’accesso alla serie A dopo averlo guadagnato sul campo. Spiace, insomma: a loro vanno i migliori auguri per un roseo futuro.

La seconda tegola è rappresentata dalla serie di norme e limitazioni già trattata precedentemente; AFI, NON AFI, comunitari, extraUE ed obbligo U18. Norme che limitano enormemente le possibilità di gestione partita e spesso impediscono ai vari manager di poter mettere in campo la miglior formazione possibile. Questo a discapito del livello di gioco e dello spettacolo fruibile dal pubblico , non numeroso certo, ma presente….D’altronde quando ad un opening day di serie A si contano, dati F.I.B.S., 100 spettatori non è che si si aspettino folle oceaniche degne dei Pink Floyd, ma di contro , vi garantisco, che il centinaio di presenti si raggiunge talvolta.

Ricordiamo altresì che la Serie B , come l’infernale C, non prevede Visti di tipo sportivo per atleti ingaggiati oltremare alla bisogna; si tratta sempre e comunque di residenti in Italia, magari di seconda generazione, a cui i lineup riservano ben UN POSTO, viceversa i comunitari, quelli sì spesso al pari dei lanzichenecchi, vengono ingaggiati in quantità (e pure retribuiti, seppur con tariffe da fame…quelle cifre per cui ,secondo molte pubblicità progresso, si viene edotti che si riesce a mantenere un bambino in Africa per capirsi). Non credo serva dire che reputo queste limitazioni surreali e che vada debellata la mitologia dello STRANIERO che maramaldeggia sui nostri italici virgulti; non credo che Juan Soto, o persino un valido AAA o AA leaguer, abbiano come ambizione il venire in Italia a fare il piastrellista o l’idraulico per poi imperversare la domenica sui campi della serie B, siete d’accordo?

Ad ogni modo, malgrado tutto, ben venga un campionato onesto, schietto e giocato su impianti, alla fine, degni che spesso per non dire sempre offrono dei punti ristoro per il sollazzo degli astanti e garantiscono momenti di condivisione e convivialità, come nel momento del pasto delle due squadre tra la gara mattutina e quella pomeridiana…Ah, ad averne anzi; pertanto siete tutti invitati ad avvicinarvi al magico mondo della serie cadetta, sono sicuro che se avrete il buoncuore di farlo in futuro mi ringrazierete.

Nel frattempo, la scorsa settimana, il cielo si è squarciato e l’inferno è calato sulla terra con l’inizio del campionato nazionale di Serie C. Non ci dilunghiamo su gironi, squadre e numero gare, promettendo però che l’argomento verrà trattato in futuro, parola di boy scout.

Con esso, ovviamente, si sono manifestate le prime mirabilie della categoria; inutile meravigliarsi quando si riescono a rilevare delle perle di assolute purezza e valore perché ve ne sono a bizzeffe…Vi garantisco che è più difficile rimaner delusi dalla ricerca di morti in un cimitero, basta scavare ad minchiam e saltano fuori.

Tralasciando i risultati in cui non mancano partite “tirate” e risultati “tanto a poco”, soffermiamoci su quelli che sono i responsi del giudice sportivo di categoria, ovviamente sono di pubblico dominio e libera consultazione sul sito federale: potrei financo postarvi il link, ma preferisco essere (come al solito) bastardo dentro. Se lo volete leggere vi lascio l’onere di andarvelo a cercare, in questo modo potrete anche godere della semplicità di esplorazione e consultazione del sito in oggetto.

A saltare subito all’occho, dopo la consueta omologazione dei risultati, è innanzitutto la prima sospensione dell’anno così motivata:

Il Giudice Sportivo di Categoria in relazione all'omologazione della gara n. XXXXXXXX disputata a XXXXXXXXXXX tra XXXXXXXXXXX e XXXXXXXXXXXXX sospesa per oscurità nel corso della parte alte della decima di ripresa sul risultato di 5 a 5”…pensate che meraviglia, con a disposizione circa 5 ore di luce non si è riusciti a portare a termine una gara, e la cosa sorprendente è che si tratta anche non del classico 20-17, ma di una dal punteggio tutto sommato stretto.

Segue poi un impietoso elenco di eroici caduti al soglio della, per me, incomprensibile regola dell’obbligo degli U18: una serie di società che già alla prima giornata rinunziano a sogni di gloria e promozione. Volete non promuovere il TALENTO in una gara di serie C ed è giusto che veniate ecluse dalla lotta e, possibilmente, anche pesantemente offesi: VERGOGNA!!!

Oltretutto mi piacerebbe sapere chi e quando ha deciso che le serie B e C servano alla promozione del TALENTO, parola spesso usata ma ahimè poco presente sui terreni di gioco, io sapevo che le società, specialmente le seniores, dovessero impegnarsi nella diffusione e promozione del baseball e\o softball, magari nel contempo provare anche a vincere qualche partita; fosse anche solo per dimostrare ai numerosi e munifici sponsor che i loro denari non sono finiti ad esser cibo per i majali. Questa è la mia personalissima opinione, concedetemi di averne una ogni tanto, e va inserita in un contesto in cui, purtroppo, capita di leggere anche questo:

Il Giudice Sportivo di Categoria in relazione all'omologazione della gara n. XXXXXXX disputata tra XXXXXXXXXXX e XXXXXXXXXXXXXX, preso atto del fatto che quest'ultima si è trovata nell'impossibilità oggettiva a proseguire l'incontro essendo venuto meno il numero legale a seguito dell'infortunio di un atleta OMOLOGA l'incontro con la vittoria in favore della società XXXXXXXXXX con il risultato di nove a zero

Come avevo detto in un precedente scritto, se non vi avete creduto è affar vostro, a volte si fatica ad esser nove e le conseguenze sono queste : onta, vilipendio e pubblico ludibrio. Pertanto se la scorsa volta non mi avevate creduto sulla parola ora ne siete costretti dai fatti, miscredenti che non siete altro.

Ovviamente la ciliegina sulla torta ha ben altra caratura rispetto a quanto sopra rapportato; si raggiungono livelli impensabili e raramente raggiunti, è anche difficile per me credere al raggiungimento di una tale apoteosi, per cui copio e incollo fedelmente :

INTERDIZIONE Da data 2025-04-08 A data 2025-04-15 XXXXX xxxxxx (SSD XXXXXX) espulso perchè sorpreso a fumare

in dug out. Sanzione determinata ex art. A15 All A RDG in relazione alla violazione dell'art. 3.22 ultimo comma RAA

Evitiamo di riportare le generalità dell’atleta per un semplice motivo; crediamo che sia stata applicata la pratica del “colpirne uno per educarne cento” e ci sembra quantomeno inopportuno infierire su un ragazzo\uomo che è stato vittima di un comportamento veniale e non assolutamente lesivo né del gioco né di altri. Potremmo al limite configurare un “danno di immagine” per il movimento, ma cribbio si parla pur sempre di una gara in un campo di periferia, rispetto al palcoscenico nazionale, che non sappiamo neanche se dotato di strutture e servizi igienici o magari frutto di adattamenti di un campo dedicato al giuoco del calcio. Poi siamo chiari, a me, sbirciando nei dogout della massima serie, è capitato assai spesso di scorgere il tabagista di turno che cede al fascino delle bionde dopo permanenza di ore nello stesso. Insomma se ci fosse da crocefiggere qualcuno non è certamente il caso di questo povero Cristo a cui va, perfino, la nostra comprensione. Non dico che abbia fatto bene, ovviamente, ma siamo tutti coscienti che c’è di ben peggio ed una semplice ramanzina avrebbe ottenuto lo stesso effetto e sarebbe stata ben più umanamente comprensibile di una interdizione, manco avesse bestemmiato i Santi in diversi idiomi.

Jeremy Brown

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