Dai, è quasi finito il patire

Manca poco alla fine

Ave villici!

Letteralmente 5 minuti dopo la pubblicazione del pezzo precedente sono usciti i convocati della sfida Italia Elitè contro Italia U23 in scena mercoledì a Reggio Emilia. Manco a dirlo sono nuovamente dentro i sempre ottimi Giacalone, Grado e Ciofani, i nostri beniamini: il cuore si scioglie. I due pitcher di A, nuovamente in coppia in maglia azzurra dopo la separazione per il torneo di Praga, all’ultimo atto della stagione hanno messo insieme 59 inning di lavoro, nei quali sono state concesse la miseria di 75 valide (16 doppi, 4 tripli, 3 homer), 51 basi per ball, 11 lanci pazzi e 10 colpiti: un ruolino di tutto rispetto e che merita l’ennesima chance con la maglia azzurra per i due serpentineri, talenti sui quali è giusto investire per un futuro del basegoal italico che si preannuncia brillante. Per Benelli, per fare un nome di quelli rimasti fuori anche a sto giro, se ne parlerà in un’altra occasione. E’ un po’una polemica trita e ritrita, me ne rendo conto, ma questa è.

Mercoledì la FIBS ci stupisce con effetti speciali, per l’amichevole di Reggio Emilia abbiamo pbp e – udite udite- financo la diretta YT. Mi prometto di guardarla dopocena, mi collego al 6° inning e tento di ascoltare l’intervista che la conduttrice effettua a Gibo Gerali, ma l’audio è talmente basso che rende impossibile il capire anche una singola frase. E’ poi il turno di Gianni Natale, l’audio viene sistemato ed è possibile ascoltare, mi attendevo qualche domanda di rito su preparazione atletica, condizione degli azzurri e roba del genere ed invece mi si apre un mondo. Un bello spottone all’Accademia di Castiglione subito per iniziare, in diretta sul canale “istituzionale” FIBS, ma del resto abbiamo appreso che la sensibilità ed il tatto istituzionale sono argomenti in merito ai quali ognuno ha la propria legittima visione. Evidentemente va bene così.

Finito lo spottone sale in cattedra la conduttrice che infila una combo di domande una meglio dell’altra. Si parte con quella “un po’da diavoletto, ma che ci vuole” sugli odiosi yankee che puntualmente ci rubano i migliori giovani. Domanda che fa cascare le braccia, perché analizzandola un minimo si capisce che visione del “sistema baseball Italia” ci sia dietro. Per fortuna la risposta di Natale è apprezzabile: l'obiettivo deve essere produrre giocatori, più vanno in America e meglio è.

Si procede con un’altra domanda, sulla situazione di Grosseto e Natale ci offre la sua visione sulla faccenda. Nel merito della risposta poi, se da una parte è auspicabile (almeno dal mio punto di vista) una fusione con un progetto di franchigia alle spalle, meno auspicabile è il progetto che viene delineato in diretta da Natale. In poche parole, almeno da quel che mi è parso di capire, l’Accademia dovrebbe “fare da filtro” e nel “semestre buio” dovrebbe “portare avanti il lavoro”, “poi a marzo ognuno prenderà la sua strada”, tra la squadra Elite, quella che sviluppa i giovani e le varie formazioni giovanili. In linea teorica, fin qui, uno potrebbe anche essere d’accordo, resta da chiarire quale dei due Grosseto faccia l’Elite e quale sviluppi i giovani (dove, peraltro: nella A Elite, in quella dei poveri, in B?), chi lo decide ed in base a cosa, ma sono dettagli di minima che possono essere appianati durante la purtroppo incredibilmente lunga offseason.

Il tutto sotto lo stesso nome, sotto lo stesso logo? Ma figurarsi, è il progetto che conta e le società è bene che non si avventurino in ciò che non sono capaci di fare (anche qui sarebbe carino sapere chi distribuisce le patenti e le abilitazioni, ma transeat). Quindi è bene che ognuno eventualmente si muova in autonomia, che però sinceramente mi pare l’esatto opposto di quel che dovrebbe essere la franchigia, che se non ho capito male dovrebbe avere un soggetto centrale che amministra tutto il processo in totale sinergia con le altre entità, altro che autonomia operativa. Invece il mantra è “Si condivide la filosofia, non per forza lo stesso nome”: chissà che significa, all’atto pratico. Devo essere sincero, ci ho capito poco e dal poco che ci ho capito mi sembra una cosa un po’ raffazzonata.

Provo a ricapitolare, se sbaglio mi corigerete, diceva un tale: l’Accademia di Castiglione nella lunga fase letargica dell’offseason porterebbe avanti il lavoro, forgerebbe e poi smisterebbe a marzo i ragazzi, di fatto prendendo in mano tutta l’attività giovanile della nascente “franchigia” maremmana. Il tutto mentre uno dei due Grosseti dovrebbe accettare di evirarsi e scendere di una categoria per permettere all’altro di poter giocare in maniera più performante possibile nella super Serie A, mentre lato Castiglione verterebbe il centro di comando per recruiting giovanile, formazione e sviluppo del talento. Il tutto però rimanendo formalmente slegati l’uno dall’altro, cosa che autorizza delle legittime domande su chi paghi cosa, chi incassi cosa, che utilità può avere il progetto per la società (BBC? BSC?) che dovrà scendere di categoria e, da quel che è parso di capire, delegare ad altri la propria attività giovanile.

Oh, per carità, se questo progetto va bene a BBC e BSC figuratevi quanto me ne possa fregare a me. Le cose staranno sicuramente in un’altra maniera, però, per quanto detto mercoledì sera su YT, questo è quel che viene fuori come progetto di fondo. Che può anche essere ritenuto apprezzabile, ci mancherebbe: de gustibus.

Mentre penso a queste cose mi rendo conto quanto si possa essere rotto i coglioni un ipotetico telespettatore di Parma, di Bologna o di Nettuno, a sentir ragionare 20 minuti di Accademia di Castiglione e di Franchigia Grosseto durante la diretta di un match della Nazionale. E, cosa ancor più grave, l’ascoltare Natale distoglie l’attenzione dal lavoro sul monte del prode Giacalone, salito sul monte ad intervista iniziata e ingiustamente non valorizzato a sufficienza.

Per il poco che vale il campo in occasioni del genere, l’Italia U23 vince la partita contro la Nazionale A, ma Cervelli si dichiara contento anche a sto giro e nelle interviste apparse sui social si gongola dei 4 (forse 5, pensate!) hit&run eseguiti alla perfezione. Sempre a proposito della partita segnalo una copertura mediatica epocale e fortemente voluta, nei giorni successivi si ha la possibilità di leggere financo un articolo che rendiconta quanto successo a Reggio Emilia: wow! Diretta con commento, pbp e box-score, con addirittura un articolo post-partita. Commovente.

Si è disputato il Campionato Europeo U15, l’Italia inizia con una vittoria in rimonta contro l’Inghilterra (tra le cui fila milita tale Ust, chissà se erede dell’Ust visto a Grosseto nel tragico 2008), poi una facile vittoria contro l’Ungheria e la vittoria contro la Cekia per finire il girone a 3 su 3. Vittoria che ci porta alla semifinale contro la Germania, ahinoi persa, mentre nella finalina subiamo una rimonta dagli orange all’ultimo inning che ci toglie anche la consolazione del bronzo. Il Manager Mazzanti alla vigilia aveva posto come obiettivo il raggiungimento della finale, se non ricordo male. A mero titolo di cronaca si segnala un nuovo successo tedesco.

Riguardo alla Germania, stando ai risultati giovanili ormai una potenza continentale capace di colmare il gap di decenni e sorpassarci al doppio della velocità (di questo siamo stati capaci, noi, giusto per dare il senso del nostro disastro ultradecennale), non riesco a dimenticare i commenti di compassione e scherno dei vari fenomeni quando, una quindicina di anni fa, Flavio Rinaldi - per carità, mica Castelli, tutti d’accordo immagino- si fece due stagioni al Mainz, nelle barbare terre teutoniche. Chissà allora come la pensavano sulla Germania, quando malati cronici di annuncite e di fughe in avanti, si sdegnavano tutti gli altri paesi per focalizzarsi sulla partitina da vincere contro i maledetti orange all’Europeo, alla Coppa dei Campioni o concentratissimi per passare il turno al WBC. Pare passata un’era geologica, eh?

Questa settimana ho fatto un’amara scoperta: vista la chiusura della prima fase e prima dell’avvio dei playoff, volevo divertirmi un po’a giocare con i numeri, vedere un po’come hanno giocate le varie formazioni. Mi ero fatto tutta la mia tabellina Excel con i dati primari, poi al momento di immettere i dati delle statistiche un filo più avanzate (media battuta con corridori in posizione punto, toh) la doccia fredda: non ci sono altre stats. La cosa più evoluta è l’OPS. O meglio, il menù a tendina le prevede, ma non ci sono dati. Per curiosità guardo qualche giocatore che ha giocato in altre leghe e i sospetti sono fondati: i dati di altre leghe ci sono, quelli del campionato di Cialtronia no.

Ma basta critiche sterili, passiamo ad altro: è stato finalmente pubblicato un verbale! Yuppi! La nostra lettura preferita, quella che ci da modo di toccare con mano quanto sia alto il livello del lavoro messo in opera. Il verbale è quello della riunione straordinaria del 17 Maggio, convocata d’urgenza dopo il capolavoro TdR (oh, non se ne esce). Subito un bel dubbio sulla legittimità della convocazione, non rispettante il dettato statuario, ma a Cialtronia non stiamo troppo a badare a questi formalismi. E del resto il momento era di una tale gravità che stare a perdersi dietro tecnicismi statuari sarebbe stato da nemici del popolo. Si fa luce sulla famosa questione della PEC dal Ministero (che garantiva l’assegnazione dei 200.000 promessi) non comunicata ai Consiglieri, una nuova tessera nel mosaico della trasparenza federale e del buongoverno. Tuttavia il nostro PF si prende la responsabilità del gesto: personalmente non mi pare una cosa normale che non si porti a conoscenza del “Parlamento” del nostro amato gioco una notizia del genere. Poi se a voi sembra normale ne prendo atto, a me sembra una cosa come minimo da segnalare e farci qualche riflessione sopra. Bello anche che nessuno trovi da dire nulla, anzi: “E’ un bel Presidente!”

Smarcato questo punto si può dare il via alle danze, ma solo dopo la giusta chiosa del vice PF Bissa sul principio aristotelico della forma che è anche sostanza (per quel che riguarda l’aspetto formale della convocazione). Il punto tuttavia infervora molto la discussione, Il PF ribadisce che si assume lui la responsabilità, poi dice la sua in merito anche il dott. Ciccioriccio che riporta un attimino la navicella a terra e rimette al centro la questione economica: tanto per cambiare mancano i soldi e giustamente consiglia prudenza, sostenuto anche dal Presidente dei Revisori dei Conti. Schermaglie varie, conti fatti e rifatti, solita piangolina che si opera su decisioni prese da altri (e allora gli assiri?), ma insomma questo benedetto TdR si farà ad ottobre in Sardegna, è deciso.

Sbardolini poi comunica che siamo con l’acqua alla gola e nonostante tutti i vari tornei internazionali che organizzeremo sul suolo patrio, sono tutti a rimessa, anche quelli futuri. Non c’è male, eh? Si torna a battere sulla necessità di aumentare le tasse gara (riborda!) ed un maggiore costo dei tesseramenti. Anche nello sviluppo della discussione, che verte in seguito sulle fasi EMEA, la canzone di sottofondo è sempre la solita: niente soldi, tanto che c’è chi propone di lasciare tutto a carico delle famiglie, chi osserva che nemmeno si hanno i soldi per la Nazionale U15 di Softball alla World Series della Pony League, poi il dott. Morlino fa mettere a verbale che vuole vedere il budget.

Benone insomma, direi, anche a sto giro è una lettura interessante e molto istruttiva.

Rimango col dubbio di questa situazione economico-finanziaria, questo continuo piagnisteo sulla mancanza di fondi, mi incuriosisce molto e pagherei per saperne di più. Anche dai “vedovi di Marcon”, nel caso: la solidità di un medesimo bilancio non può essere differente in base a chi è presidente. Chissà chi ha ragione.

Oh, a proposito, ma un incontro dell’attuale PF con uno sponsor, con una fondazione, con uno dei millanta amici presentatici in campagna elettorale che caccino due lire mai? Perchè se Sanna in pochi mesi è riuscito a trovare dei fondi dalla Sardegna (senza nessuna offesa ma non esattamente la regione trainante del nostro sport, mettiamola così), colui che ci veniva presentato come Stupor Mundi, in 8 mesi, ha concluso qualcosa? Perchè ok il continuo piangere miseria, ma i soldi vanno anche cercati, presumo. Non mi ricordo nelle varie rendicontazioni dell’agenda presidenziale che ci sia stato riferito di un qualche accordo o di una nascita di una qualche partnership che sia in grado di portare un po’di fieno in cascina.

Io, che sono un cretino, mi immaginavo che nel lavoro di preparazione di due anni  per la carica federale, qualcuno si fosse preso la briga di instaurare anche qualche contatto almeno preliminare a livello di sponsor, fondazioni etc etc che nel giro di qualche mese avesse avuto la possibilità di tramutarsi in una entrata, pur minima che fosse (oltre che un programma da mettere in pista dal giorno 1 di insediamento: ogni volta pare che la realtà ci colga di sorpresa ed impreparati). Anche Cervelli credevo che fosse un pacchetto che comprendesse, oltre al Manager per la Nazionale, anche un qualcosa in più: invece par di capire che il piano era solo cambiare il manico. Via Piazza, dentro Cervelli e tutto si risolve, roba da tastarsi per essere sicuri di esserci.

Evidentemente mi sbagliavo: a memoria non ricordo nulla, c’è da sperare che almeno l’accordo con l’Arabia Saudita abbia portato qualche spicciolo, ma se a metà Maggio siamo a queste grida di dolore preventive qualche dubbio è lecito averlo.

Comunque consoliamoci, è quasi finita: si intravede l'off-season.

A presto sentirci

©Copyright. Tutti i diritti riservati.

Abbiamo bisogno del vostro consenso per caricare le traduzioni

Per tradurre i contenuti del sito web utilizziamo un servizio di terze parti che potrebbe raccogliere dati sulla vostra attività. Si prega di rivedere i dettagli nell'informativa sulla privacy e accettare il servizio per vedere le traduzioni.