Ave villici!
Si è conclusa la prima settimana di Serie A, già si avvicina il secondo weekend di gare e siamo carichi a mille. Vediamo quindi che cosa è successo e che reputo degno di menzione in questo mio sproloquio settimanale.
Si parte subito con l’Editoriale del Direttore di b.it. Sinceramente non particolarmente interessante, un mix di speranze e buoni sentimenti che – almeno al sottoscritto – dicono il giusto. Il succo è che il 2025 deve essere “l’anno del riscatto” (quante volte l’abbiamo sentita questa?), ma la Federazione “sta provando, con forza, a cambiare le cose”. In ogni caso se siete “critici, persino tra i più severi”, nessun problema: potete “far parte del gioco”, autorizza Fantasia.
Ho letto poi un articolo sul Mondiale di Rimini, al centro di una bagarre legale di cui non ero a conoscenza: nel caso qualche anima pia volesse aiutarmi a farmi un’idea più precisa è il benvenuto.
Su baseballontheroad invece un articolo a firma Castagnini sull’attività giovanile. Condivisibile in molti punti, in altri meno (ovviamente per il mio punto di vista, che non pretendo sia legge), ma viva Dio una volta tanto una lettura piacevole grazie ad una breve ricostruzione storica sul tema e che offre spunti di riflessione interessanti, una rarità nel paludoso mondo dell’informazione baseballistica italiana. Il punto più critico, secondo me, è quello in cui si affronta il problema della situazione attuale: personalmente continuo a ritenere che la FIBS sia responsabile della strutturazione della miglior attività giovanile possibile (che a voler essere pignoli sarebbe anche l’articolo 8 dello Statuto Federale, non il capriccio stravagante di un qualche bizzarro personaggio).
Poi ovviamente ben venga qualsiasi “extra” privato, che sia di società o di Accademie di sorta. Non leggeteci quello che non c’è, peraltro: nessuna preclusione all’iniziativa privata, anzi. Diverso è invece il discorso se la FIBS, “programmaticamente”, sventola bandiera bianca e appalta l’attività giovanile estiva alle singole società o iniziative non necessariamente riconducibili ad una società. Mi piacerebbe – magari sbaglio- che queste iniziative si ritagliassero uno spazio esterno all’attività federale, non che l’attività federale lasci campo libero ad iniziative “di supplenza”, atte appunto a supplire una mancanza di partite giocate, come invece pare di intendere dal testo. Attività che non sembrano nemmeno poi così impossibili da replicare sotto l’egida FIBS: con tutto il rispetto se la potenza organizzativa FIBS di una qualsiasi regione non è in grado di organizzare qualcosa, almeno dove è possibile (qualche articolo fa facevo l’esempio del comprensorio fiorentino), chiudiamo baracca e burattini chè anche il mare (o la montagna) d’estate ha il suo fascino e nessuno ci condanna al baseball.
Intanto nella serata di venerdì si sono giocate le prime due gare del massimo campionato: i campioni in carica di Parma hanno sfidato Reggio Emilia e a San Marino è andato in scena il remake di tante ultime finali, con la sfida alla Fortitudo. Ebbro di entusiasmo, mi metto alla TV pronto a godermi proprio la grande sfida, giusto per vedere la prima partita italiana stagionale. Al momento del playball il disastro: nessuna delle due partite viene trasmessa. Sui social vedo che non sono il solo in preda al più totale smarrimento. Mi ricordo anche che una delle prime visite del Presidente, appena eletto, fu al Direttore di Raisport, che aveva lasciato “la porta aperta” alla possibilità di trasmissione delle gare del nostro sport, se non ricordo male: deve essere andato storto qualcosa, nel mentre.
Alcuni volenterosi sui social si affannano a dare qualche minima informazione che vada oltre il pbp, una scena di una tristezza senza fine e che toglie subito qualsiasi entusiasmo: mi viene in mente la clamorosa scena di Fantozzi, quando gli impiegati, costretti dal Direttore a vedere la “cagata pazzesca” la sera di Italia-Inghilterra, si prodigavano nel cercare di raccogliere informazioni, salvo cadere vittima di quel che oggi si chiamerebbero fake news: “Nel buio della sala correvano voci incontrollate e pazzesche. Si diceva che l’Italia stava vincendo per 20 a 0 e che aveva segnato anche Zoff di testa, su calcio d’angolo”. Siamo alla radio a galena, praticamente. C'è ancora da iniziare e già abbiamo di che ridere, penso tra me e me.
Nella ridda di voci di tutti gli utenti social, smarriti quanto il sottoscritto, c’è chi da la colpa alla FIBS, chi alle società, ovviamente a seconda della propria fede. Personalmente alla FIBS posso sicuramente imputare una debacle comunicativa tale al cui confronto “Caporetto fu una festa con tanta topa” (cit.), ammesso e non concesso non ci sia alcuna “responsabilità tecnica”, visto che nel famoso verbale di Gennaio si parlava di una mancanza di un software, che credevo in 3 mesi fosse sistemabile (ma magari straparlo, non intendendomi minimamente di questa roba).
Nel caso, a maggior ragione, sarebbe stato da evitare il far arrivare utenti bramosi di baseball alle 20:00 e trovare il nulla, senza sapere alcunchè, tanto da inevitabilmente alimentare il proliferare di qualsiasi voce incontrollata: a posteriori non una grande strategia, ecco. O almeno dare immediatamente una riga di spiegazioni al termine delle gare, perché, a oggi - che io sappia – non è stato proferito verbo da parte federale su questo disastro, verificatosi oltretutto in occasione del nostro misero e scalcagnato Opening Day: non il massimo per chi in campagna elettorale si presentava come particolarmente attento a media e promozione, tanto da dispensare lezioni a destra e a manca.
A tal proposito: poi bisognerà anche stabilire un limite temporale per smettere di usare come parafulmine la gestione precedente ed iniziare ad accettare il fatto che c’è un nuovo Consiglio Federale in carica, volenti o nolenti. Consiglio che peraltro ha già superato temporalmente 1/8 del proprio mandato: vero che 6 mesi sono “pochi” (mah, peraltro...), ma se ne hanno a disposizione 48, mica 2500. Mica per altro, ma per il TdR colpa di Marcon, il Mondiale Softball u15 riborda Marcon, anche le dirette Marcon (almeno stando al 50% RadioPallabase, per la FIBS nulla da segnalare). Insomma, dopo 6 mesi questa musica, almeno a me, inizia a venirmi a noia.
Ma dato che non è che ho come missione di vita quella di fare il tiro al piccione su Mazzieri e la FIBS, non è che si possa esentare le società da responsabilità, tanto per cambiare. Anche qui si torna al discorso della settimana scorsa: 13 ascari a roster + 13 biglietti aerei A/R + 13 affitti + 13 stipendi da pagare, ma 2.000 euro per mettere 4 telecamere putride, un portatile, un router e 50 euro per pagare uno che parli al microfono 3 ore non si trovano, salvo che a Macerata. Del resto nel 2025 che volete che sia l’apparire? Nella società contemporanea a queste cose mica ci si bada, alla fin fine. Infatti, come risultato anche di questo modo di vedere il mondo, il remake della grande sfida tra due big del campionato, alla prima giornata, nella città più popolosa della nostra Serie A, porta la Falchi ben 100 spettatori tutti insieme: numeri da tiro del cacio, o da rituale “panfortata” natalizia da Batacchio a Torniella (GR). Eroici invece i 205 astanti che hanno sfidato il siberiano -18° messo a referto a Reggio Emilia. In due partite, le prime dall’anno, una delle quali “pesante”, si mette insieme il pubblico di una partita di Eccellenza del calcio: la somma delle 4 Gare 1 non arriva nemmeno lontanamente a 1.000 persone. Per dire del disastro.
Media, dicevamo: io non uso molto i social, se si esclude X, ma mai mi è capitato tra i reels, gli short (o come si chiamano) una qualsiasi cosa inerente il baseball italiano. Dopo mesi da un weekend a Genova con la famiglia, invece, continuano invece ad arrivarmi suggerimenti inerenti la Superba e non so perché l’algoritmo mi reputa interessatissimo alle sorti della Sampdoria (che proprio non ci dormo la notte, eh): leggo a giornata roba di baseball e mi fosse mai arrivato un reel di baseball italiano. Non che si debba governare per aneddoti dei blogger, ma che in un anno e più che mi sono rinfognato anima&core in questo mundillo non aver visto un reel (uno!) credo sia un qualcosa che forse una qualche stortura vuole significarla.
Torniamo a noi, si arriva al sabato: Macerata, che lo scorso anno ho più volte lodato per la puntualità del servizio, offre la visione della partita. Avvisato via social che - miracolo! - c’è vita a Cialtronia, mi collego per qualche minuto, vince Macerata 1-0: faccio in tempo a vedere Benelli (poi ci torniamo), un pessimo rilievo di tal Peluso, un foul nei coglioni all’arbitro, il primo bunt della stagione (che per una volta, nonostante gli evidenti disagi del pitcher, non mi sento di criticare visto l’1-0 e il penultimo attacco), poi anche il primo HR ed una nuova base per ball con almeno due bella parate del catcher. Mi basta, cedo alle pressanti richieste del bimbo che arde per vedere le avventure di Pimpa e del prode Armandone.
La sera invece mi dirigo verso lo Jannella, c’è il derby. Arrivo e trovo uno spettacolo desolante: lo stadio è praticamente vuoto, entro alle 19:45 e ho la matrice numero 6 (vedo dal pbp che si è avuto il coraggio di scrivere 280 spettatori, chi era allo Jannella potrà farsi un’idea da solo di quanto questo dato sia reale). Vedo il famigerato tabellone che il Comune ha regalato all’impianto, a fronte di 85.000 di investimento. Sono curioso di vedere se la FIBS, per l’Opening Day, ha preparato qualche iniziativa promozionale, un gadget, un foglio marcio: niente. Altrettanto nulla ha fatto la società: molto bene, giusto presentarsi così per la stagione del rilancio, ottimo. Però in compenso almeno il bar è per la prima volta aperto, almeno di sete non si muore e rispetto allo scorso anno è già un bel passo avanti. Salgo le scale e – miracolo!- sono aperti anche i bagni, un lusso che non sempre la scorsa stagione ci potevamo permettere.
Dal lineup noto che due formazioni grossetane mettono a referto, insieme, 4 giocatori cresciuti nelle giovanili maremmane, una cosa che definire deprimente è un eufemismo. Apprendo che il BBC ha ingaggiato anche Tromp e che quindi, ipoteticamente, gli slot sarebbero potuti essere anche 3. Poi leggo un articolo in cui il buon Tromp è definito il “terrore dei lanciatori” e capisco che sarà tutto indiscutibilmente bellissimo. La partita per i primi 3 inning scorre liscia, il pitcher del BBC dal CV importante mi pare un discreto pitcher, ma nulla di paragonabile ai mostri sacri, ai nomi d’oro transitati allo Jannella: pronto a cospargermi il capo di cenere a fine stagione per un giudizio dato dopo 4 inning, ma non credo si scomoderanno paragoni con Green o Navarro, ecco. Da segnalare una bella giocata di Aloma e una bella presa in foul di un catcher, ma non mi ricordo se del BBC o del BSC.
Sulla partita non ho intenzione di soffermarmici tanto, anche perché di fatto non c’è stata partita. Segnalo solo il borbottio un po’sgradevole nei confronti di Greene, che fin quando si è trattato di fare la routine mi è parso anche muoversi discretamente poi, complice il collasso del BBC dal 4° in poi, non ha finito proprio in bellezza, onestamente. Questo detto, alcuni commenti mi sono parsi francamente ingenerosi, specialmente perché non si perdona un 17-18enne all’esordio ma si tace sullo SS Herrera che chiude la gara a 0/4 con 4 k, due errori (uno più grottesco dell’altro) ed un atteggiamento di sufficienza in campo che, vista la prestazione, poteva anche risparmiarsi. Chiudo in pace con il Dio del baseball gustandomi l’inning di lavoro del mio eroe Giacalone, nemmeno osavo sperare tanto. Mentre siamo così lucidi da mandare Benelli a Nettuno e Doba a Macerata, abbiamo potuto osservare il buon lavoro sul monte di Penalver e Gomez Bolivar.
Torno mesto verso casa, con una sgradevole sensazione di distacco addosso, che faccio fatica a inquadrare correttamente. I discorsi sugli anni d’oro mi hanno sempre fatto davvero una gran tristezza, ma sono sicuro che stasera in campo una formazione dei grossetani nati nei ‘70 e primi ‘80, giocatori che magari hanno avuto ruoli da comprimari nel BBC di fine ‘90 e più fortuna altrove o con il fu Rosemar (a caso i primi che mi vengono in mente: Fommei, R.Toniazzi, S.Fiorentini, Monaci, Olivelli, Ciani, Festelli, Montanelli, Birelli, Gabbrielli etc etc) stasera, con la sola aggiunta di un pitcher straniero presentabile, avrebbe potuto fare un degnissima figura. Questo senza nemmeno stare a scomodare le “stelle” Rigoli, Vecchi, De Santis, Gasparri, Ermini etc che credo avrebbero passeggiato, visto il livello espresso in campo.
Sta storia di alzare il livello imbarcando ogni anno bus interi di mezze calzette dai livelli più infimi del mondo pro (se va bene, ormai…) e tralasciando completamente la formazione interna delle nuove leve è veramente un delirio che non riesco a capire come continui ad essere non solo seguito, ma anche solo proposto, visto il fallimento totale in 40 e passa anni di detta politica: a che vetta di “livello” avremmo dovuto essere dopo questa dose quarantennale, se la medicina fosse stata quella giusta? E gli spalti desolantemente vuoti anche nelle piazze storiche (quelle rimaste in piedi) non spingono ad una qualche domanda?
Sono sempre più convinto che sia necessario mettere un punto: dirci chiaramente in che condizioni siamo e che per 7-10-15 anni si giochi con quello che possiamo formare di nostro, costi quel che costi. Serie A o non Serie A, Europeo o non Europeo, WBC o non WBC, livello o non livello. Visto il pericolo esistenziale che sta correndo questo sport non credo ci sia altra strada per sperare non di tornare ai fasti dell’epoca d’oro, ma almeno di avere una dignità come movimento.
E per oggi vi basti questo.
Enrico Luschi
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